Grande successo per il via della XVII edizione del Magna Graecia Film Festival. Nonostante il sold-out, tutto si svolge all’insegna della sicurezza e nel rispetto delle misure anti-covid19. La serata è iniziata con un minuto di silenzio dedicato alle vittime del Coronavirus e, dopo il saluto del sindaco Sergio Abramo e l’intervento di Gianvito Casadonte, è seguito anche un emozionante momento rivolto al ricordo del Maestro Ennio Morricone. Sono stati numerosi gli ospiti ad attraversare il Red Carpet: Antonio Catania, Marco Bocci, Barbara Chichiarelli, Susy Laude, Dino Abbrescia e Alessandro Haber.
Prima della proiezione dell’opera prima di Marco Bocci, Eugenio Cesaro – leader della band “Eugenio in via di gioia” – si è esibito in acustico conquistando il pubblico con la sua spontaneità e simpatia.
“A Tor bella Monaca non piove mai”, l’esordio alla regia di Marco Bocci
“Cattavi si nasce o si diventa?”. È questo l’interrogativo che definisce il personaggio Mauro Borri, ideato e scritto con cura da Marco Bocci nel suo primo romanzo – “A Tor Bella Monaca non piove mai” – e poi tradotto perfettamente per i grandi schermi in un’opera prima che ha dato il via alle otto serate del Magna Graecia Film Festival di Catanzaro.
Ed è lo stesso Bocci a raccontare la sua storia. Sua non solo perché nata dalla sua penna, ma soprattutto perché la trama narra a pennello la periferia romana da lui stesso vissuta. Nei nuovi panni di regista e sceneggiatore esordiente – con uno sguardo che vuole superare pregiudizi e stereotipi di una realtà che, molto spesso, viene raccontata in modo distorto – Marco Bocci sa starci fin troppo bene. A dimostrarlo è anche il suo volto disteso e la naturalezza con cui, davanti al pubblico del Magna Graecia Film Festival, prova a scardinare tutti i nodi centrali della trama.
<<Mauro Borri – racconta Bocci – è un personaggio che sta cercando se stesso e sente il bisogno e l’esigenza di cambiare e dare una svolta alla sua vita, ma non riesce a capire quale sia il modo giusto. Cerca di andare in una direzione che non lo rappresenta e quindi sceglie una natura che è lontana anni luce da lui. La frase “Cattivi si nasce o si si diventa” vuole proprio raccontare questo atteggiamento qui: se vuoi fare una cosa, ma non sei nato per farla, alla fine in qualche modo ti si ritorce contro>>.
Interessante è il modo in cui Bocci ha cercato di approfondire il più possibile l’aspetto psicologico dei vari personaggi: <<Mi sono trovato qualche anno fa nella stessa condizione di Mauro – spiega Bocci – poi in realtà ho ragionato, ho usato la testa anziché il cuore, evitando di fare alcune sciocchezze. Ho continuato però a chiedermi: e se avessi agito diversamente cosa sarebbe successo? E quindi ho iniziato a fantasticare, ho iniziato a sentire il desiderio di voler idealizzare, immaginare e vivere dentro di me una parte di vita che invece non avevo vissuto, cercando di raccontare le storie delle persone che, in quel momento, stavano attorno a me. Ho cercato anche di analizzare ogni singolo personaggio, per quanto fosse possibile all’interno di un film corale, cercando di creare un’atmosfera che andasse lontano anni luce da quella che è la criminalità e lo stereotipo della periferia, raccontando semplicemente alcune dinamiche umane che vi sono all’interno della famiglia>>.
Nel breve dibattito con il pubblico – guidato dal giornalista Antonio Capellupo – Marco Bocci ha voluto spiegare il significato del titolo “A Tor Bella Monaca non piove mai”: <<A Roma, soprattutto in un certo ambiente, quando si deve avvisare che sta arrivando la polizia si dice “piove”. Nasce proprio da qui il titolo, per far capire che a Tor Bella Monaca la polizia (ma soprattutto la giustizia, ndr) non c’è mai nel momento in cui serve realmente. […] L’idea del titolo nasce anche come un bisogno estremo di una pioggia che riesca a portare via tutta la sporcizia che c’è, che ripulisca tutto quanto portando via soprattutto i pregiudizi>>.
Alla fine del dibattito, Marco Bocci ha annunciato l’uscita del suo secondo romanzo a novembre e del suo nuovo lavoro in veste di attore.
La trama
“A Tor Bella Monaca non piove mai” è una storia ambientata nella periferia romana dove si cresce arrabbiati e il più delle volte in seno al pregiudizio. Tra i vari personaggi, il film racconta la vita del trentacinquenne Mauro alla ricerca di un lavoro che non sfoci nell’illegalità e desideroso di costruirsi un futuro assieme alla donna che ama, Samantha. Sono obiettivi non difficili da perseguire, ma non nella periferia di una grande città dove un uomo corretto e meticoloso come Mauro rappresenta un’eccezione. La sua esistenza, fatta di lavoretti precari, va in mille pezzi quando la sua fidanzata lo lascia per un altro. Nel corso del film, il personaggio di Mauro si intreccia perfettamente con quello di suo fratello Romolo, un ex delinquente che prova a ricominciare tutto da capo provando a condurre una vita onesta.
Scheda del film
Data di uscita: 28 novembre 2019
Genere: Drammatico
Anno: 2019
Regia: Marco Bocci
Attori: Libero De Rienzo, Antonia Liskova, Andrea Sartoretti, Lorenza Guerrieri, Giorgio Colangeli, Massimiliano Rossi, Carlo D’Ursi, Giordano De Plano, Gabriel Montesi, Lorenzo Lazzarini, Fulvia Lorenzetti
Paese: Italia
Durata: 93 minì
Distribuzione: Altre Storie Distribuzione e Minerva Pictures
Sceneggiatura: Marco Bocci
Fotografia: Federico Annicchiarico
Montaggio: Luigi Mearelli
Musiche: Emanuele Frusi
Produzione: Minerva Pictures Group con Rai Cinema e Potenza Producciones
Il programma della seconda serata
Ore 12:00, Sala Hotel Perla del Porto: Conferenza stampa con Barbara Chichiarelli, madrina dl Festival, e Francesco Ghiaccio, regista del film “Dolcissime”.
Ore 18:00, Complesso monumentale del San Giovanni: Masterclass con Ronn Moss, modera il giornalista Antonio Capellupo.
Ore 21:30, Area porto: Serata evento e proiezione del film “Dolcissime”. A seguire dibattito con il regista Francesco Ghiaccio e l’attore Vinicio Marchioni.
Chiara Paone
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