Interpretate di donne forti, Laëtitia Eïdo è stata l’ultima protagonista internazionale delle Masterclass del Magna Graecia Film Festival di Catanzaro. Nota soprattutto per il ruolo della Dottoressa Shirin El Abed in Fauda – serie televisiva israeliana in onda su Netflix dal 2016 – Laëtitia Eïdo è partita dal teatro fino ad approdare sui grandi schermi al fianco di Terrence Malick regista di grande prestigio.
Nel Complesso Monumentale del San Giovanni – in un incontro diretto dal giornalista Antonio Capellupo – Laëtitia Eïdo si è raccontata partendo dagli inizi della sua carriera: <<Studiavo architettura all’università e un giorno una mia amica mi ha chiesto di prendere il suo posto ad una lezione di teatro e, alla fine, lei è diventata un architetto e io un’attrice>>.
Da qui arrivano le prime occasioni: dal ruolo di Andromaca a quello di Cleopatra, fino ad arrivare all’importantissimo ruolo della dr. Shirin El Abed. A proposito del suo approccio con i personaggi da interpretare, Laëtitia ha spiegato in modo semplice il modo in cui prova a calarsi completamente nelle parti: <<prima di tutto imparo benissimo i testi anche quando sono in lingua straniera e soltanto dopo riesco a far emergere il personaggio. La ricerca del personaggio parte sempre da dentro di me>>.
Come abbiamo già detto, è la serie Fauda che la porta maggiormente al successo internazionale: <<per entrare in sintonia con il mio personaggio, ho conosciuto diversi medici che lavorano su questo campo. Questo mi ha aiutata a dar vita ad un personaggio lontano dai cliché, andando a cercare il lato più umano e autentico. Shirin El Abed è un personaggio molto forte e importante, ma nel cinema purtroppo vi sono poche donne che hanno questo tipo di ruoli nelle serie>>.
Nei suoi nuovi lavori, Laëtitia ha cercato di essere sempre se stessa sul set, così come nel suo prossimo film con Daniel Auteuil, ma anche sulle scene di “The last planet” firmato dal regista Malick: <<poter lavorare con Terrence Malick è stato un grande regalo per me. Lui è un grande regista che ha molto rispetto per gli attori e tra di noi c’è stata molta sintonia>>.
Inoltre, ha raccontato anche la sua passione per il canto che – nel periodo di lockdown – ha cercato di coltivare ancora di più cimentandosi nella regia di un videoclip: <<prendo lezioni di canto da dieci anni, ma per me questa è sempre una sfida che ancora non sono riuscita a superare e mi fa un po’ paura>>.
Infine, Laëtitia Eïdo ha rivelato i suoi punti di riferimento nel cinema italiano: <<Amo molto “Dolce Vita” e ho grande ammirazione per Claudia Cardinale e Anna Magnani. E poi anche registi come Sorrentino, Tornatore, Garrone e Michele Placido. Dunque, mi piacerebbe molto girare in Italia e in lingua italiana>>.
Sesta serata del Magna Graecia Film Festival
Nonostante la pioggia, un folto pubblico ha accolto calorosamente gli ospiti della sesta serata. Oltre Laëtitia Eïdo premiata con la “Colonna d’Oro” realizzata dall’orafo Michele Affidato, presenti ancora una volta Vinicio Marchioni interprete nel film in gara “L’uomo del labirinto” di Donato Carrisi.
Trama del film
“L’uomo del labirinto” racconta la storia di Samantha Andretti, una ragazza rapita mentre si recava a scuola durante una mattina di inverno. L’investigaore privato Bruno Genko viene incaricato dalla famiglia di ritrovare la figlia, ma ogni tentativo è sembrato vano. Quindici anni dopo la ragazza si è risvegliata in un letto di ospedale, è cosciente, ma non ricorda dove ha trascorso l’ultimo periodo. Insieme a lei c’è il dottor Green che ha il compito di sostenerla e aiutarla a recuperare la memoria così da riuscire a individuare e catturare chi l’ha tenuta prigioniera.
Scheda del film
Data di uscita: 30 ottobre 2019
Genere: Thriller, Drammatico
Regia: Donato Carrisi
Attori: Toni Servillo, Dustin Hoffman, Valentina Bellè, Luis Gnecco, Vinicio Marchioni, Stefano Rossi Giordani, Riccardo Cicogna e Caterina Shulha
Durata: 130 minuti
Distribuzione: Medusa Film
Sceneggiatura: Donato Carrisi
Fotografia: Federico Masiero
Montaggio: Massimo Quaglia
Chiara Paone
Comments