Abbiamo intervistato Lorenzo Daretti, in arte Trastevere73, due volte vincitore del campionato mondiale Esport di Motogp.
Il pilota Virtuale Romano, si è prestato ad una serie di domande riguardanti la sua carriera nel mondo Esport e la sua passione per le corse, nel corso dell’intervista sono emersi interessanti spunti ed aneddoti circa lui stesso e il mondo delle competizioni videoludiche, in grande espansione negli ultimi anni, ma ancora poco conosciuto al grande pubblico.

Come è nata la passione per il mondo delle corse?
È nata quando ero bambino intorno ai 4-5 anni, mio padre, grande appassionato, mi comprò una minimoto con la quale iniziai a girare a Torricola, una pista dalle mie parti, a Roma. Ho inoltre sempre seguito le gare di MotoGp in televisione. All’età di 5-6 anni mi fu regalata la Playstation 2, console con la quale iniziai ad approcciarmi ai videogiochi motociclistici. Crescendo, iniziai a giocare sempre più con avversari online, notando che lo spirito di competizione e le battaglie con questi, mi appassionavano sempre più.

Quando hai capito che nei videogiochi di moto eri molto bravo?
Nel 2012-2013, all’età di 13-14 anni, vinsi un campionato online sul gioco “SBK generation”, mi classificai primo nella categoria “serie b”, arrivando 5° nella categoria “Serie A”. La svolta avvenne tuttavia nel 2016 sul gioco “Ride 2”, titolo col quale iniziai ad affrontare diverse competizioni e a formarmi sotto diversi punti di vista che mi hanno poi consentito di conquistare gli Esport negli anni successivi. Quell’anno, correvo quasi spensierato, mi divertivo e questa penso sia la chiave per ottenere certi risultati, oggi conservo quella mentalità. Vinto il campionato mondiale, iniziai a sentirmi forte, senza mai sminuire o sottovalutare gli avversari, sentivo di essere veloce. L’anno successivo vinsi il primo mondiale Esport, non fu facile perché i miei avversari giocavano alla saga Motogp di Milestone (Motogp 13, 14, 15, Valentino Rossi the game, ecc.) affrontando campionati online, mentre personalmente giocavo a questi capitoli solo con una cerchia ristretta di amici e mi ero focalizzato in particolare sulla saga “Ride”, tuttavia ce l’ho fatta ed è stato molto bello.

Hai partecipato finora a tutte le 4 edizioni del campionato mondiale Esport, come si accede ad una competizione così prestigiosa nell’abito videoludico?
L’accesso è molto semplice, ci si può iscrivere gratuitamente sul sito Esport Motogp, tramite il codice che viene inviato a seguito dell’iscrizione, si può accedere al Draft (fase di qualificazione molto complicata) dalla quale vengono selezionati i migliori piloti virtuali che poi accederanno al campionato Esport.
Negli ultimi anni il mondo Esport è sempre più in espansione, tanti giovani ragazzi, appassionati di videogames, vorrebbero approcciarsi ai campionati più importanti, grazie alla tua esperienza, che consiglio senti di dare a questi giovani aspiranti piloti virtuali, per arrivare dove sei arrivato tu?
Beh di giocare di meno, si concentrino maggiormente su Formula 1, altrimenti arrivano avversari sempre più tosti per me! A parte gli scherzi, come dicevo in precedenza, prendere la cosa con leggerezza. Il consiglio che mi sento di dare è quello di affrontare l’allenamento sul videogioco con spensieratezza, l’idea di mettersi a girare facendo prove libere in pista, deve essere qualcosa che fa stare bene e diverte, se non viene da dentro e ne deriva stress, è meglio evitare. Non mi è mai capitato di pensare –cavolo, oggi devo mettermi a girare!- l’ho sempre fatto con motivazione e passione, correre per tanti giri da solo su un unico tracciato come allenamento non è facile, tuttavia non mi è mai pesato. Un altro consiglio è credere in sé stessi e non sentirsi mai arrivati, c’è sempre qualcosa da migliorare e gli stessi avversari vanno rispettati, bisogna essere umili e alzare la propria asticella, arriverà sempre un avversario che la alzerà e tu di conseguenza dovrai adattarti.

Il tuo nome è Lorenzo, ma sei conosciuto soprattutto come Trastevere73, qual è il motivo di questo nome d’arte?
Il nome è nato dal profilo di mio padre su Playstation 3, all’epoca non ero maggiorenne e non potevo crearne uno mio personale, iniziai ad usare il suo. Il numero 73 è l’anno di nascita di entrambi i miei genitori e Trastevere è il luogo nel quale lavorava mio padre. Mi chiamavano “Trasteverino”, nonostante abbia anche pensato di cambiarlo, alla fine è rimasto quello originale e ho deciso di tenerlo così.

Nelle edizioni finora disputate, hai vinto le prime due, e ti sei classificato secondo nelle altre, quante ore di allenamento svolgi per riuscire ad essere così veloce?
Rispetto al primo anno, il 2017, il mio impegno è cresciuto molto, in termini di quantità di allenamento, consiglio per esperienza di non esagerare, molti ragazzi si distruggono davanti al gioco per 8 ore al giorno, questo può essere contro producente per la nostra concentrazione. Quando devo prepararmi per una gara alle porte, mi alleno 4 ore al giorno, per 3 giorni consecutivi e poi una pausa completa di un giorno, mi aiutano ad assorbire l’allenamento sulla pista e spesso il quinto giorno quando riprendo in mano il gioco, sono subito pronto. Ognuno ha il suo metodo, quando effettivamente provi, il tempo passa velocemente, l’importante è trovare il limite della pista concentrandoti sui diversi setup.

Hai detto che il tuo impegno nell’allenamento col passare degli anni è aumentato, questo è dovuto ad una tua scelta personale o incentivata dall’innalzamento del livello degli avversari che ogni anno giungono sempre più forti?
Direi entrambe le cose, il livello degli avversari si è alzato e devo curare molto di più i dettagli rispetto a prima, inoltre la struttura del campionato è andata evolvendosi rispetto alla prima edizione nella quale vi erano meno gare, oggi il campionato è lungo. Nei prossimi anni ci saranno altre evoluzioni alle quali dovrò adattarmi per rimanere tra i primi, se nel tempo fossi rimasto il Trastevere del 2017, oggi probabilmente non potrei essere ancora ad un alto livello.
Ringraziamo Lorenzo Daretti/Trastevere 73 per averci dedicato il suo tempo e averci fornito le immagini presenti nell’articolo.
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